La CISL Scuola, lo SNALS, la GILDA, l’ANP e l’ANQUAP hanno scritto alle autorità, convolte nella procedura che ha portato alla attuale situazione di assoluta incertezza sul futuro delle Istituzioni Scolastiche del Comune di Cagliari, chiedendo loro di agire con la “con la saggezza e la lungimiranza necessarie” per far sì che gli alunni ed i lavoratori della scuola sarda non debbano pagare lo scotto di scelte al momento inopportune.
Al Presidente della Regione Autonoma della Sardegna Onorevole Ugo Cappellacci All’ Ass.re Reg.le della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Onorevole Sergio Milia Al Sindaco del Comune di Cagliari Dott. Massimo Zedda Al Commissario Straordinario della Provincia di Cagliari Dott. Pietro Cadau Al Signor Prefetto-Prefettura di Cagliari Dott. Alessio Giuffrida Al Direttore Generale – Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna Dott. Francesco Feliziani e p.c. Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole del Comune di Cagliari e p.c. Al Personale Docente e ATA delle Scuole del Comune di Cagliari e p.c. Ai Presidenti dei Consigli di Istituto -Ai Genitori degli alunni – Scuole del Comune di Cagliari |
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Oggetto: Richiesta intervento per soluzione immediata problematica “Dimensionamento rete scolastica 2013/14-Cagliari”
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, rappresentative del settore Scuola e dell’Area della Dirigenza Scolastica e Amministrativa, ritengono opportuno doversi rivolgere alle SS.LL. per sollecitare un immediato intervento risolutivo rispetto alle problematiche relative al “Dimensionamento della rete scolastica per l’a.s. 2013/14”, riferite soprattutto al Comune di Cagliari, e venutesi a determinare in conseguenza delle sentenze emesse dal TAR Sardegna e dal Consiglio di Stato del 12 novembre u.s.
Non pare necessario dilungarsi nella cronistoria delle diverse vicissitudini conseguenti ai vari provvedimenti, emessi dalle varie Autorità coinvolte a diverso titolo. Dall’inizio di marzo a seguire, una serie di Delibere, di Sentenze e di Decreti hanno dato luogo alle operazioni di Dimensionamento e alla ridefinizione della retescolastica da adottare nell’a.s. 2013/14. Si ritiene che tali documenti siano ben noti a tutti Voi.
La presente per segnalare un elevatissimo livello di preoccupazione per l’epilogo che ora potrebbero avere le travagliate vicende determinate dalle azioni che saranno poste in essere in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato.
Premesso che ciascuna “Parte” è giustamente titolata nel rivendicare diritti, e/o adottare i provvedimenti conseguenti, essendo ognuno portatore di fondate ragioni nel condurre le azioni e nell’effettuare le scelte a tutti note, dichiariamo un’unica preoccupazione: quella di garantire a tutte le istituzioni scolastiche della Sardegna, comprese quelle del Comune di Cagliari, la serena prosecuzione di un anno scolastico, avviato con tanta fatica e sacrificio da parte di tutto il personale che, con abnegazione e impegno, si adopera per far funzionare al meglio la scuola.
La scuola è una organizzazione complessa, articolata su vari livelli, tutti connessi tra loro e interdipendenti l’uno dall’altro; è inoltre titolare di una autonomia di primo rango, per cui ogni Istituzione Scolastica ha una propria identità giuridica caratterizzata da autonomia amministrativa. Questo comporta che la scuola deve adottare una miriade di atti burocratici sia per “essere istituita” che per “essere soppressa”.
Le scuole soggette a dimensionamento hanno già adempiuto in entrambi i sensi, ovvero hanno “chiuso” le vecchie autonomie e hanno “aperto” le nuove, adempiendo a tutta quella serie di atti che richiedono tempi lunghi tanto che alcune scuole non hanno ancora perfezionato compiutamente tutti gli atti amministrativi.
Tutto ciò ha comportato una mole di lavoro notevole soprattutto per i Dirigenti Scolastici e per i Direttori dei Servizi Amministrativi, ma anche per tutto il Personale Amministrativo e per le Figure di Sistema.
Se OGGI fosse adottato un qualsiasi provvedimento che obbligasse le scuole al recupero delle “vecchie identità”, non sarebbe possibile realizzarlo immediatamente perché non esiste un processo che consente di azzerare le operazioni fatte e “riportare” le scuole “come prima”. Sarebbe necessario ripercorrere tutte le operazioni amministrative di chiusura della nuova istituzione avviata, per poi procedere a istituirne una ulteriore che giuridicamente non sarà più quella soppressa. Sarà comunque una nuova Istituzione seppur con le medesime caratteristiche della “vecchia”.
Non di poco conto e secondario sarebbe il problema della titolarità dei personale (Dirigente, docente e ATA) che dovrebbe essere rivisitata, comportando possibili modifiche di titolarità conseguenti all’applicazione delle norme che regolano la mobilità. Operazioni anch’esse complesse che potrebbero determinare la perdita della continuità didattica per gli alunni e l’innescarsi di contenziosi che coinvolgerebbero tutte le scuole della provincia di Cagliari e non solo.
E’ evidente che tali operazioni, seppur qui “esposte” in modo essenziale, metterebbero a repentaglio la buona riuscita dell’anno scolastico per tutta l’utenza che gravita attorno alle scuole coinvolte, con danni inenarrabili soprattutto per l’attività didattica.
Riteniamo che la NOSTRA SCUOLA non meriti uno stravolgimento in pieno anno scolastico. Invitiamo le parti interessate ad agire con la “con la saggezza e la lungimiranza necessarie” per far sì che gli alunni ed i lavoratori della scuola sarda non debbano pagare lo scotto di scelte al momento inopportune.
La SCUOLA È UN BENE COMUNE e come tale, in modo responsabile, siamo tutti chiamati a RISPETTARLA e porla in condizioni di svolgere il SERVIZIO per cui è istituita.
Siamo certi che il senso di responsabilità non appartiene solo a coloro che noi rappresentiamo, per questo auspichiamo una soluzione transitoria e condivisa da tutti i soggetti coinvolti, che possa garantire la prosecuzione dell’anno scolastico con serenità e senza danneggiamento di sorta.
Cordialità.