E’ stata emanata lo scorso 22 novembre la nota di chiarimenti riguardante gli strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali per l’anno scolastico 2013/2014.Il provvedimento recepisce molte delle indicazioni avanzate dalla Cisl Scuola in sede di confronto e definisce aspetti contenuti nella circolare ministeriale n. 8 del marzo 2013 che avevano suscitato non poche perplessità e preoccupazione. La Cisl Scuola aveva chiesto di evitare inutili urgenze nella tempistica e una rivisitazione dei percorsi per evitare i rischi di una deriva burocratica su tematiche così delicate e determinanti come quella dell’inclusività, mettendo le scuole in condizione di operare con modalità e tempi adeguati alla complessità di questioni non riducibili alla mera compilazione di documenti. Nella nota viene infatti ribadito, come già in quella dello scorso 27 giugno 2013, che il corrente anno scolastico sarà destinato a sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative.
Nel rispetto del pieno esercizio dell’autonomia scolastica, si chiarisce che solo qualora nell’ambito del Consiglio di classe o del team dei docenti si concordi sulla necessità di approntare strumenti specifici, ciò potrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato. E’ in ogni caso da escludere che la scuola possa dar luogo a “certificazioni” dei alunni con BES, non previste nè dovute.
Per quanto riguarda gli alunni con cittadinanza non italiana, si evidenzia come gli stessi abbiano soprattutto bisogno di interventi didattici relativi all’apprendimento della lingua italiana, mentre solo in via eccezionale e residuale si potrà provvedere alla redazione di un PDP.
Il piano annuale per l’inclusività deve essere inteso come occasione di riflessione e di elaborazione di tutta la comunità educante per realizzare la cultura dell’inclusione, non come mero adempimento burocratico, ma come parte integrante del POF.
La nota fornisce infine ulteriori indicazioni per quanto riguarda i gruppi di lavoro per l’inclusività e annuncia ulteriori momenti di approfondimento e di formazione; aggiunge poi un’opportuna precisazione, chiarendo che le indicazioni di tipo organizzativo, così come quelle relative a eventuale utilizzo del fondo di istituto, sono da ritenersi meri “suggerimenti”, ferma restando l’autonoma determinazione degli organi collegiali e della contrattazione per le materie di rispettiva competenza.
Si richiama infine la riorganizzazione complessiva della rete dei CTS e dei CTI come più volte richiesto dalla CISL Scuola, così da evitare sovrastrutture che potrebbero non essere adeguatamente operative e di effettivo supporto al lavoro ed all’impegno dei docenti.
Nov 252013